Il dott. Giovanni Vanni, dopo anni di onorata carriera al servizio della scienza ortodontica, alla quale ha dato un notevole contributo, meno assillato dalla professione, occupandosi attualmente di consulenza clinica e didattica post-universitaria, si dedica da qualche anno alla sua grande passione, la letteratura, componendo brani di narrativa e poesie alcune delle quali, sono state già premiate dalla critica letteraria nazionale di numerosi concorsi ai quali, lo stesso, ha partecipato. Alcuni suoi racconti, ispirati alcuni da momenti di vita vissuta dallo stesso autore ed altri dalla pura fantasia, sono presenti anche su numerose antologie. Uno di essi, "Piripicchio" ha riscosso un notevole successo da parte della critica tanto da aggiudicarsi il 3° posto alla XIII edizione del Premio Letterario Internazionale "Città di Melegnano" per la sezione narrativa. Nel luglio 2007, il dott.Vanni ha pubblicato il suo primo romanzo, "La_Rivoluzione_di_Festalia"edito A&B Editrice di Roma. |
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"La Rivoluzione di Festalia" " L'uomo è preda della sua stessa vita, che qualcuno chiama destino, che comanda senza regalargli nulla. L'episodio da cui prende spunto il romanzo è inventato, ma possibile. Tanti altri avvenimenti come questo sono realmente accaduti, tante vicende si sono realizzate così, più dal caso portato dalla natura dell'uomo, che dalla sua determinazione. Nella Storia la vicenda umana si ripete ciclicamente, e benchè cambino gli scenari temporali e le tecniche logistiche, il cuore umano non |
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cambia il suo sentire.
Siamo all'inizio dell'800. I personaggi principali del romanzo, il medico e il comandante, si adoperano ognuno secondo la propria formazione ed i propri trascorsi affinchè una sommossa scoppiata non porti spargimento di sangue. Due persone atipiche alle prese con la gente di quel tempo, vestita e atteggiata in modo diverso, ma mentalmente identica a quella del nostro tempo. Rivalità, giochi di potere, intrighi e guerre si alternano nel romanzo. Uomini più potenti segneranno il futuro, uomini prepotenti impartiranno premi e punizioni. Personaggi segneranno profondamente gli eventi, altri spariranno senza lasciare traccia; così come accade nella vita, accade in questo libro". |
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Nel 2009, Giovanni Vanni pubblica il suo secondo libro," Medici in seconda linea ", edito dalla BONANNO Editore che, diversamente dalla sua prima opera, racconta di fatti ed aneddoti realmente accaduti e vissuti dallo stesso autore nel corso della sua vita e carriera. |
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" Medici in seconda linea "
" Da qualche tempo la figura del medico è oggetto di discussione. Secondo i pazienti, il rapporto esistente un tempo tra medico e paziente è solo un ricordo. Secondo i medici, oggi è vietato sbagliare ed è costante il rischio di andare davanti al giudice. Oggi c’è chi visita per telefono e somministra farmaci a tutto spiano al fine di salvaguardare il proprio quieto vivere, ma c’è anche chi tralascia un |
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guadagno facile e talvolta rischia la vita per aiutare chi ha più bisogno. Si dice che il giuramento d’Ippocrate sia ormai dimenticato, la modernità pare averci passato sopra la scolorina. Ancora però c’è chi ci crede. Durerà? Dalla parte del paziente, invece, il medico difficilmente è considerato un amico, ma visto con diffidenza. Oggi l'insuccesso è vietato. Difficilmente il paziente guarisce per merito del medico, ma gli si attribuisce la colpa in caso di esito sfavorevole della terapia. Il termine di "malasanità" è ormai ricorrente. Purtroppo la Medicina non è una scienza esatta, ma oggigiorno è vietato morire. In questo contesto, il fatto negativo è che medico e paziente diffidano l'uno dell'altro. |
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" Un Ragazzo Fascista " (A&B editore). Spesso si leggono vicende di politica e di guerra, narrate da adulti e quindi, viste e valutate con occhi di adulti. Quello che accade nella testa di un bambino in occasione di certi fatti è difficile saperlo.Bisogna esserci.Questa è la storia di un ragazzo che ha gioito della gloria del Duce, ha sofferto la scomparsa dei suoi idoli, ha visto la parte bella sua fanciullezza, frustrata da sconvolgimenti e drammi e nelle contraddizioni ha vissuto l'alternanza di vicende felici e drammatiche, considerate |
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con la mente di chi crede, di chi ha fiducia perchè non è preda della falsità e non è in grado di capire certi linguaggi ambigui dei grandi. Il ragazzo poi cresce e, resosi conto della realtà politica e sociale del ventennio fascista, sviluppa un senso critico che gli fa abbandonare del tutto gli ideali del movimento fascista. S |
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"L'armonia del Silenzio" Collezione di poesie edite la Leonida-Edizioni di Reggio Calabria. Per la critica, il linguaggio poetico sussurrato ha perso da tempo la sua incisività. Nelle liriche di Giovanni Vanni, al contrario, quest'aspetto emerge prepotente accompagnato da una familiarità empatica con l'assenza di rumori, compagna di viaggio di un quotidiano percorso verso la riflessione. La solitudine diventa |
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quindi opportunità per la gestazione di un filo poetico che si tramuta in discorso, una visione obiettiva e depurata da ogni traccia di contaminazione esterna che rischierebbe di disperdere un'espressione stilistica forte dell'esperienza creativa. | ||
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" Un Sorriso Mendico" (Luglio 2013- Leonida-Edizioni di Reggio Calabria) Già dal titolo si pone l'accento su un modo di ridere, frequentemente |
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riscontrabile in chi è solito chiedere in modo meschino o imbonitore. | ||
Il romanzo è ambientato negli anni '50, quando ancora il mondo non era preda del | ||
tecnicismo, né tantomeno dell'elettronica. Quando gli uomini dialogavano meno | ||
con le macchine e piu' tra loro. | ||
Una nazione è prostrata da una rivoluzione. Maurizio, il protagonista, ha questo | ||
modo di sorridere, dato dalla sua opaca personalità che lo porta a commettere atti poco | ||
concreti, spesso puerili, con la conseguenza di costringerlo a vicende poco piacevoli che lui | ||
cerca inutilmente di risolvere con quel suo sorriso mendico. | ||
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" A Pezzi e Bocconi" (Dicembre 2013-Algra Editore, Catania) | |
Il passare degli anni, allontana i volti e le vicende e non sempre i pensieri | ||
hanno il potere di fissarli nei ricordi, specialmente quando la fantasia cerca | ||
di ricomporre un mosaico disordinato dell'accavallarsi dei troppi eventi, sì | ||
che questi paiono avulsi dalla realtà, ma soprattutto quando i dialoghi | ||
con se stesso e con l'intorno riempiono le sciocchezze del proprio tempo. | ||
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" E ricomincio a correre" - Poesia - (Gennaio 2014-editore FlorenzaArt-Firenze) | |
Passato il tempo delle fughe dai giorni andati, passato il tempo che chiude | ||
le ore, a questa pietra scura che scolora le albre tutte uguali, solo, nel buio | ||
di una notte amica mi sono ritrovato e ricomincio a correre. | ||
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" Ispezione sul fondo" (Maggio 2014-editore Ibiskos- Empoli (Firenze)) | |
XXVI secolo. La Terra, ancora dopo due secoli, porta in grembo i segni | ||
tangibili di una guerra che ha ridotto la popolazione del pianeta a due | ||
miliardi e ha quasi completamente abbattuto la flora e la fauna. | ||
Attilio, operatore subacqueo, riceve l’ordine di ispezionare un | ||
aerosommergibile il cui equipaggio risulta misteriosamente scomparso. | ||
Da lì ha inizio tutta una serie di vicende che vedono il protagonista cercare | ||
di districarsi in situazioni che mettono a dura prova la sua abilità e tenacia. | ||
La scoperta della presenza di alieni, che imperversano condizionando gli | ||
umani e asservendoli al loro volere, sarà determinante per l’impegno di | ||
Attilio nel cercare una via d’uscita per lui e per la specie umana. | ||
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"Dieci giorni a Dakar" (Luglio 2014 - editore Leonida Edizioni) | |
Esperiense vissute in occasione di un breve periodo di volontariato nel Senegal. | ||
Vorrei tornare a Dakar. Eppure, ho lasciato un luogo nel quale c’è quanto di | ||
peggio si possa credere. Strade piene di buche e sabbia, che ogni tanto | ||
sembrano ricordarsi d’avere avuto l’asfalto, tanta sporcizia accumulata ai | ||
lati, più di quanta si trova nella zona in cui vivo. Nugoli di uomini e bambini | ||
che chiedono, propongono, assillano, blandiscono, lamentano, che ti si | ||
appiccicano addosso e non ti mollano neanche se fai la faccia feroce. Taxi | ||
sporchissimi, tenuti su con nastri di plastica e filo di ferro, pronti a lasciarti | ||
per strada da un momento all’altro o di farti finire all’ospedale. |
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Eppure, ho nostalgia di Dakar... | ||
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"Cavalli da tiro” ( gennaio 2016 edito da Florence Art Edizioni): | |
«Giovanni Vanni offre una raccolta di racconti eterogenei che possiedono la qualità del divertissement, eppur tutto ciò non conduce ad una fragilità narrativa ma, al contrario, può dar luogo a profonde considerazioni. Tredici racconti che spaziano, dalla bella storia del cavallo da tiro che si chiama Teodoro e dall’affetto che lo lega al buon Floriano, agli episodi divertenti vissuti da un chierichetto con il parroco nevrotico e paterno, per passare dalla vicenda di una donna che non si concede perché crede di essere un “angelo” e, infine, giungere ad un dialogo surreale in un pollaio tra animali parlanti.
"Migrazioni" (aprile 2016 edito da FlorenceArt Edizioni)
Una raccolta di poesie che rappresentano l'andare della nostra vita e ci restituiscono la realtà del quotidiano, fatto di propositi e speranze, affidati a sogni, il più delle volte inutili. Dal rivissuto si staccano dubbi e rimpianti che vanno a inserirsi nel profondo, cespugli che s'interpongono alla ragione abbarbicandosi ai suoi meandri, fino a disorientarne i collegamenti e offuscarne i contenuti. Il raziocinio così viene turbato, come il nostro modo di essere. In questo caos, stranamente, restano indenni i sentimenti legati alle passate esperienze. Il poeta riesce mirabilmente, in un connubio di fantasia e realtà, a dare il mezzo che consente di riflettere sui tanti nostri perché, facendo comunque rinverdire dall'alto la prateria delle cose spente.
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